“Do ut des” e allora ? Per quanto apparentemente stupido ed inutile, questo meccanismo alimenta le relazioni sociali. Do un like a te, tu lo dai a me. Il minuetto dei like offre un’occasione a due soggetti per conoscersi. Meglio dell’indifferenza, meglio dell’esibizionismo, meglio dell’autoreferenzialità, meglio del marketing di se stessi, meglio dell’ipocrisia, meglio della finta cortesia, meglio della presunzione di fare sempre i maestri. Esserci. Punto.
solo che certe volte nel vero do ut des ci vedo della finta cortesia. personalmente preferisco un like veramente provato con uno dato perché poco prima ne ho dato uno io. lo stesso vale nel criterio di scelta su chi seguire, se una persona mi piace la seguo e non mi aspetto per forza lei segua me e viceversa.
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Non fraintendermi, volevo dire che da una finta cortesia può nascere un interesse reale. Ovviamente il do ut des in se stesso vale niente, ma l’indifferenza è peggiore. Aggiungerei che vale molto poco anche il like “veramente provato” se risulta accidentale, occasionale, perché non dà luogo a un incontro, non genera curiosità, quindi non comunica quasi nulla a chi lo riceve. Comunque piacere, io sono Claudio.
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Piacere Claudio, io sono Valentina e ti seguo già su IG con molti sentitissimi like. 🙂
D’accordo con te in questa visione.
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Piacere doppio allora 😃, ottimo !!!
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